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Vergogna al MRSF: bambino disabile spintonato e cacciato via dal mago

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Divampa la polemica per quanto accaduto al ‘Marano Ragazzi Spot Festival’, dove il conduttore di uno spettacolo ha cacciato via in malo modo un bambino disabile.

In particolare, tale episodio è stato diffuso sui social e segnalato dalla madre del bambino al Consigliere Regionale Francesco Emilio Borrelli:

“SONO LA MAMMA DEL RAGAZZO DISABILE A CUI STAMATTINA IL MAGO “GENTILE” HA DATO UNO SPINTONE… MRSF….

In occasione della settimana del Marano Ragazzi Spot Festival, tutte le scuole di ogni ordine e grado, sono invitate alla partecipazione di quest’evento simbolico dell’affermazione dei valori della legalità e della giustizia sul nostro territorio. Questo evento così importante vede coinvolti docenti e alunni, con una preparazione che precede questa settimana con numerose attività.

Ebbene oggi, i ragazzi dell’I. C. Amanzio-Ranucci-Alfieri, si sono recati all’Auditorium dell’IC Socrate, tra di essi anche mio figlio, coinvolto nelle attività con i suoi compagni di classe. Durante l’esibizione del Mago ‘Gentile’, mio figlio è stato attratto dalla valigetta con i libri del suddetto ed è salito sul palco, avvicinandosi alla valigetta… Il Mago ha avuto una reazione esagerata, spingendolo via con forza e inveendo contro di lui in malo modo.

Sotto lo sguardo attonito di tutti i partecipanti, docenti e alunni, che non si spiegavano il motivo di tale violenza contro un ragazzo, peraltro disabile, lo show mas go on… Forse qualcuno gli ha fatto notare il gesto fuori luogo e alla fine sono arrivate delle flebili scuse, che né i compagni né i docenti hanno accettato, né mio figlio, che nel frattempo era andato via. Caro mago, hai dato veramente spettacolo oggi della tua pochezza in diretta su YouTube (il video è stato magicamente rimosso) e in pochi secondi hai buttato all’aria il lavoro di tanti docenti, e hai svuotato di significato il lavoro del MRSF, la violenza non è mai una risposta, specie sui ragazzi.

Chiedo pertanto agli organizzatori di prendere seri provvedimenti, in attesa di procedere per vie legali. Chiedo agli amici di Fb di condividere questo post”.

Pertanto, arriva la risposta del Consigliere Regionale Francesco Emilio Borrelli:

“Va bene le scuse, però il problema è che chi lavora a contatto con i bambini, dovrebbe essere dotato di un certo tatto e una particolare sensibilità, che qui sono mancati. Si sbaglia e si cerca di metterci una pezza, chiedendo scusa. Sarebbe meglio non sbagliare, almeno in questi contesti. Non è una questione di stile, di immagini e di educazione, ma di comprensione ed apertura mentale. C’è ancora troppa arretratezza e si parla ancora di ‘diversità’, in modo tale da ghettizzare, isolare ed abbandonare chi ha sensibilità, modi di fare e di pensiero fuori dal comune. Alla mamma del bambino facciamo le nostre scuse, da parte di una società ancora troppo poco comprensiva e sensibile, e le diamo tutto il nostro sostegno”.

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Putin: “Possibile tregua in Ucraina per le prossime Olimpiadi”

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Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha confermato di aver parlato con Xi Jinping, l’omologo cinese, circa la possibilità di una tregua in Ucraina in concomitanza delle prossime Olimpiadi.
Anche se il presidente ucraino Voldymyr Zelensky si è mostrato alquanto scettico su questa evenienza.
Il presidente Xi Jinping ha detto che la Cina “sostiene la convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni”.

Russia e Cina s’impegneranno a rafforzare i legami militari, in base alla dichiarazione congiunta firmata a Pechino dai presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping.

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Filippo Mosca: la Corte di Appello rumena conferma la condanna

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La Corte di Appello, in Romania, ha confermato la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca e Luca Cammalleri.
I due giovani, originari di Caltanissetta, sono rinchiusi nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, da oltre un anno, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti.

Stessa condanna per una ragazza italiana la cui identità è ignota.

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Dopo 35 anni, torna in vita l’antenato di Google: si chiama ‘Archie’

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Con un’operazione tecnologica all’insegna della nostalgia, degli sviluppatori di The Serial Port hanno fatto tornare in vita quel che fu il primo storico motore di ricerca web ‘Archie’, in pratica l’antenato di Google.
Il sistema Archie fu sviluppato, nel 1989, alla McGill University School of Computer Science (Canada) da Alan Emtage, Bill Heelan e Peter Deutsch: è un sistema che permette di effettuare una ricerca di file su server FTP anonimi.
Con l’avvento di Yahoo e Google, però, finì nel dimenticatoio.

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